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Una donna di anni 65 si è recata alla nostra osservazione lamentando una metatarsalgia del piede destro (vedi capitolo relativo alle meta tarsalgie). Tale sintomatologia, nonostante la signora avesse utilizzato dei plantari, era presente già da alcuni anni. All’osservazione clinica la deambulazione della paziente avveniva in marcata supinazione antalgica. L’esame della regione plantare mostrava, per il piede destro ,la presenza di un’ipercheratosi (callosità) in corrispondenza sia della testa del secondo metatarso che in corrispondenza della testa del quinto metatarso.
Il piede sinistro, invece, presentava l’ ipercheratosi solo in corrispondenza della seconda testa metatarsale. L’esame radiografico di entrambi i piedi mostrava, a carico del piede destro, una brachimetatarsia ( un metatarso più corto) del quarto raggio. La lunghezza metatarsale del quarto raggio del piede sinistro appariva più o meno nella norma. L’accorciamento del quarto metatarso, entità comunque di natura congenita, accompagnandosi ad una deviazione in valgo dell’alluce, determinava il sovraccaricarsi del secondo e del quinto metatarso e di conseguenza la comparsa della metatarsalgia riferita dalla paziente.
E’ stato quindi sufficiente per ottenere un miglioramento della sintomatologia dovuta alla metatarsalgia progettare un’ortesi (plantare) che, in modo selettivo, scaricasse la seconda e la quinta testa metatarsale e caricasse i metatarsi insufficienti. Nel caso esposto possiamo ottenere in genere solo un miglioramento della sintomatologia poiché, la deviazione in valgo dell’alluce, responsabile di un trasferimento dei carichi ai metatarsi adiacenti, non può essere risolta con un plantare ma,come già esposto nel capitolo relativo all’alluce valgo, con un intervento chirurgico.